Una delle prime evidenze storiche dell’adozione risale al II millennio a.C., quando, con il Codice di Hammurabi, venivano stabilite le regole da seguire per poter adottare un orfano.
Da allora questo importantissimo istituto giuridico ha subito varie trasformazioni e rinnovamenti ma, ancora oggi, non è sempre facile per una coppia riuscire a realizzare questo sogno.
Troppo spesso però si guarda al punto di vista esclusivo degli adottandi e non dell’adottato, cosicché l’adozione rischia di diventare un semplice mezzo per soddisfare un desiderio egoistico dei futuri genitori.
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Si pensi per esempio ai 300 minori disabili che, come riportato dal Dipartimento per la Giustizia minorile qualche anno fa, ancora attendevano di trovare famiglia. Bisognerebbe, quindi, rendersi conto che il primo beneficiario è il bambino/a; è necessario capire che questi sono la prima vittima, laddove si verifichino dinamiche poco limpide o burocrazie troppo complesse.
Di recente in Italia, una bambina portatrice di handicap è stata rifiutata da una lista di genitori in attesa di adozione, proprio a causa della sua disabilità. La legge italiana, però, prevede che non solo coppie ma anche un single possa fare richiesta di adozione. Nel caso di questa bambina, per fortuna, proprio un padre single ha espresso la volontà di prendersi cura di lei.
Informandovi su questo episodio, intendiamo esaltare il gesto di questo papà single che, nonostante le difficoltà a cui sicuramente andrà incontro, ha trovato il coraggio e l’amore di adottare la bambina disabile donandole un futuro migliore.
Durata: 14 giorni / 11 notti
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Con il saluto nella lingua locale “assalomu aleykum” inizia l’avventura di tutti i viaggiatori che si recano in Uzbekistan. LEGGI l’articolo e scopri le tradizioni uzbeke!