Viene spesso definito impropriamente malattia; tuttavia, l’autismo non è una malattia, in quanto una malattia presuppone una diagnosi e una cura. Dall’autismo, invece non si guarisce.
Spesso ci si chiede se chi soffre di autismo, sindrome che riguarda circa 100 mila bambini e adolescenti italiani – vive in un mondo tutto proprio, senza percepire davvero la solitudine. A tal proposito Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista ordinario della Società Psicoanalitica Italiana in un intervista dice che:
“Gli autistici hanno una grossa difficoltà nella comunicazione, ma non sono isolati. Vivono in un mondo stereotipato e ripetitivo perché questo li consola e li rilassa. Inoltre spesso hanno una ipersensibilità sensoriale, una suscettibilità a suoni, rumori, sensazioni tattili, per cui tendono a proteggersi attraverso l’isolamento. Non perché gli piaccia stare da soli”.
L’ autismo é un mondo sconosciuto, fatto di immagini, rotture, a volte incomprensione e mancanza di pazienza. E la diversità non è un male, ma un modo per tutti di arricchirsi e conoscersi: l’importante è cercare di comprendersi e trovare la chiave di lettura giusta per capirsi, nonostante le tante difficoltà.
Abbiamo raccolto a tal proposito Roberta, studentessa presso Unicam, dove con un gruppo di studenti e dottorandi sta maturando un percorso di formazione in ambito di disabilità, turismo e diritti. Lei ci ha raccontato che da piccola aveva un’amica affetta da autismo e la cosa che le è rimasto impressa nella mente è che l’amica percepiva facilmente elementi che ad una persona non autistica tendono a sfuggire (dettagli di un quadro, particolari di una stanza). Viceversa, non sembrava cogliere aspetti della realtà ad altri immediatamente evidenti, come le intenzioni, emozioni, credenze e i desideri degli altri.
Trovare risposte assolute è davvero complesso ma questo può anche avere un risvolto positivo: potremmo, infatti, rinunciare per un attimo alla necessità di trovare risposte per dedicarci di più alla ricerca della gioia di vivere!
Questo è ciò che ad esempio ha fatto Franco Antonello insieme al figlio autistico Andrea: sono partiti per un lungo viaggio, rinunciando a “tutto” per andare alla ricerca della felicità, che effettivamente hanno poi trovato!
Concludiamo con una delle citazioni che io amo di più del libro di Fulvio Ervas – se ti abbraccio non avere paura:
“Sai una cosa? Gli scienziati sostengono che siamo tutti diversi e invece ci stiamo sempre più omologando. Di questo passo le uniche isole di diversità rimarranno le persone come suo figlio”
Immagino sia un complimento, dico.
“Volevo dire che una grande sinfonia contiene tante sfumature.”
L’autismo è un disturbo molto studiato ma ancora molto poco conosciuto: esperti e medici, ad esempio, non sanno ancora cosa lo provochi. La prima domanda da porsi è: “che cos’è l’autismo?” Viene infatti spesso definito impropriamente malattia; tuttavia, l’autismo non è una malattia, in quanto una malattia presuppone una diagnosi e una cura. Dall’autismo, invece […]