Go 4 All – Passione, coraggio e libertà per un’avventura dipinta di blu

Vacanze al mare per disabili

Mare, emozione e natura, sono elementi che fanno da scenario all’esperienza unica delle immersioni.

Il sub, infatti, specie quando esperto, finisce col creare un legame molto stretto ed intenso con il mondo marino, imparando ad amare le sue bellezze, ma anche a conoscere le correnti e i pericoli che possono celarsi in questo habitat naturale.

Per molte persone, immergersi è molto di più di uno sport, ma un vero e proprio stile di vita, tanto che lavorano giorno per giorno per essere vicino e per dare la possibilità di praticare, anche a coloro che in teoria hanno difficoltà a nuotare, perché ostacolati dalla mancanza di strumenti e opportunità che aiutino a svincolarsi dall’impedimento dato, ad esempio, da una disabilità.

Ecco perché negli ultimi tempi, stiamo assistendo ad un vero e proprio boom di associazioni e di volontari, che mossi da solidarietà e da una forte dose di altruismo, tentano con impegno di realizzare il sogno di queste persone.

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In questo panorama, spicca l’associazione “Delfosub”, nata nel 1999 ad Arezzo, che da alcuni anni, porta avanti un progetto che prevede una settimana di immersioni nel meraviglioso mare di Sharm El Sheikh.

Si tratta di un’occasione consigliata a ogni disabile che ha la possibilità in tal modo e seppur per poco, di mettere da parte carrozzella e altri sostegni, in modo tale da poter essere libero di godersi lo spettacolo offerto dai variopinti coralli e dalle numerosissime specie di pesci che vivono in queste acque.

Una testimonianza autorevole che ribadisce come tale attività sia adatta a tutti, viene data da Stefano Tassi, ex presidente Delfosub, nonché istruttore subacqueo: – ‹‹La presenza di un handicap fisico, non è un ostacolo per imparare a nuotare o diventare sub. Anzi, vivere questa passione o avvicinarsi a qualsiasi altro tipo di attività, aiuta a combattere la paura, la solitudine, a rafforzare coraggio e fiducia in sé stessi››.

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Ovviamente i ragazzi sono affiancati in ogni fase da esperti e guide che non solo li accompagnano sott’acqua, ma tramite corsi, danno nozioni base per evitare incidenti e per non farsi male.

Tutto questo però non poteva svilupparsi, senza il grande contributo che nel tempo quest’associazione seppur con difficoltà è riuscita ad ottenere da persone e strutture locali stimolate da un’iniziativa così bella.

Inoltre, grazie a Delfosub e agli aumentati controlli sulla sicurezza da parte delle autorità egiziane, il turismo nel Mar Rosso, calato di recente a causa del terrorismo, sta velocemente rafforzandosi.

Lo sforzo è stato davvero notevole, tanto che il luogo dove si attuano queste attività chiamato “Sheikh Coast Diving Center” è l’unico centro ad oggi certificato Ddi (Disabled Divers International) e anche Hsa (Handiccaped Scuba Association) Italia.

Pierpaolo Peluso, una figura chiave del gruppo e fotografo subacqueo, ha dichiarato che: – ‹‹Sono stati “loro” a modificarci con il loro arrivo. Abbiamo studiato insieme quali sono le vere esigenze e come adeguarci, con interventi utili che rispondo a bisogni reali››.

Va quindi un plauso a queste persone che mettono a disposizione di tutti le loro competenze e passioni rendendo accessibili sport finora offlimits e ci fanno capire come sia importante portare avanti ciò in cui si crede e in particolare aiutare i meno fortunati, i quali hanno tanto da insegnare e un loro sorriso o l’emozione nei loro occhi ci ricompensano sempre, trasformandoci di sicuro in soggetti migliori e più maturi.