A circa 70 km di distanza da Bangkok si trova Ayutthaya, che fu la capitale fiorente del regno del Siam dal XIV al XVIII secolo.
Secondo una credenza, il riflesso del sole sulle decorazioni d’oro dei templi si ripercuoteva fino a 5 km di distanza!
Oggi gran parte di questo sito è occupato da spazi erbosi e le grandiose rovine rimaste formano un cimitero di templi.
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La città è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO il 13 dicembre 1991.
IMPERDIBILE: Wat Phra Mahathat, resti di un monastero le cui origini sono difficili da datare.
Tra i miei preferiti in assoluto spicca la testa di Buddha incastonata tra i rami degli alberi e il Wihaan Phra Mongkhon Bophit, somigliante al Grand Palazzo Reale di Bangkok, ma in realtà tempio buddista.
Al suo interno vi è una enorme statua del Buddha che, con i suoi 19 metri di altezza, risulta uno dei più grandi di tutta la Thailandia.
Le statue di Buddha sono veramente numerose qui ad Ayutthaya.
Da quello disteso di Wat Yai Chaya Mongkol alle centinaia rivestite di stupa giallo chedis.
ACCESSIBILITA’ GENERALE IN SEDIA A ROTELLE: solo pochissime e minime barriere.
La maggior parte dei siti è pianeggiante e sono presenti molte rampe.
In alcuni punti il terreno è dissestato e non asfaltato.
Il modo migliore per visitare Ayutthaya è quello di unirvi a un’escursione giornaliera da Bangkok.
Potete scegliere di vedere il meglio delle rovine storiche prendendo un tuk-tuk, ovvero il pittoresco taxi a tre ruote, noleggiando una bicicletta o facendo il giro sul dorso di un elefante.
La nostra amica Pamela, questa volta ci racconta la sua fantastica esperienza di un giro sul dorso dell’elefante, presso il famoso Elephant Camp di Maesa, nel nord della Thailandia. Gli elefanti sono qui tutti ammaestrati e mettono in scena anche uno spettacolo molto divertente. Cliccate qui per saperne di più!