Malta promuove il turismo accessibile per disabili. Una destinazione all’avanguardia su questa tematica, che vuole garantire l’accesso alle sue attrazioni a chiunque.
Ora più che mai, dopo essere stata inserita nel progetto comunitario “Carta del disabile”, Malta è uno degli otto paesi europei che si interessa maggiormente al tema, e mira a garantire a tutti i suoi visitatori un viaggio senza barriere.
Sebbene le pendenze e i marciapiedi stretti, Malta negli ultimi anni ha investito molto per rendere le sue attrazioni principali accessibili a tutti, a partire dai trasporti.
Già in aeroporto si offrono servizi d’assistenza dedicati. Inoltre, i mezzi pubblici sono completamente accessibili grazie alle rampe che permettono l’ingresso delle sedie a rotelle.
Riguardo al pernottamento ci sono moltissime strutture che offrono camere spaziose con tutti i comfort necessari.
Moltissimi punti di interesse, dalle spiagge ai musei, sono accessibili a tutti. I litorali più famosi come Għadira Bay, Golden Bay e San Tumas, oltre a possedere delle passerelle in legno molto pratiche, dispongono di sedie speciali per entrare in acqua.
Per chi invece non vuole perdere l’occasione di immergersi nelle acque cristalline dell’isola, la compagnia Nautic Team Gozo organizza immersioni per disabili.
Se si inoltre interessati ad esplorare e scoprire le meraviglie naturali dell’isola anche in barca, la società Captain Morgan, da 50 anni, si impegna ad organizzare escursioni per tutti.
I monumenti e i musei principali di Malta sono gestiti dall’ente pubblico Heritage Malta. Ad esempio, il Museo Archeologico Nazionale, la Concattedrale di San Giovanni Battista e gli Upper Barraka Gardens, oltre ad offrire servizi specializzati per disabili, offrono un biglietto ridotto, non solo alla persona con disabilità, ma anche al loro accompagnatore.
Malta costituisce una meta perfetta per il turismo accessibile per disabili. Se volete godervi una vacanza senza pensieri, Malta è pronta ad accogliervi!
Pamela questa volta ci descrive il suo viaggio alla volta del famoso “triangolo d’oro”, un luogo mitico. Qui infatti, il fiume Mekong e la cittadina di Sop Ruak si incontrano, per creare un confine naturale tra tre paesi; la Thailandia, il Myanmar e il Laos. Il suo nome deriva dalla produzione mondiale di oppio, che negli anni sessanta e settanta, veniva commerciato proprio in questa zona, definita strategica.
La parola limite a volte non ha significato A volte la nostra vita può prendere strade che non pensavi nemmeno potessero esistere. E’ quello che in sintesi ci racconta Pamela: blogger, viaggiatrice e da oggi anche guida per tutti coloro che come lei hanno la passione per i viaggi, ma per varie ragioni sono titubanti […]